martedì, novembre 14, 2006

Parla Minniti

PALERMO - "Cosa nostra è costretta, ma in parte lo fa per scelta, a proseguire la strategia dell'inabissamento". Così il vice ministro dell'Interno, Marco Minniti, analizza la situazione della mafia in Sicilia occidentale a conclusione della conferenza sulla sicurezza che si è svolta negli uffici della Prefettura di Palermo. "Cosa nostra - afferma il vice ministro - è fortemente colpita dopo che il suo vertice è stato decapitato con l'arresto di Provenzano e poi con l'operazione Gotha ma il suo potere è ancora forte e per questo non abbasseremo la guardia". Minniti sostiene che la lotta a Cosa nostra proseguirà soprattutto "con il sequestro e la confisca dei patrimoni mafiosi, perché così si colpisce al cuore il sistema mafioso". E il vice ministro ascoltando le relazioni dei prefetti della provincia della Sicilia occidentale, dei magistrati e degli investigatori, si è fatto un quadro della situazione dal quale emerge che "vi sono molti colletti bianchi dentro, l'organizzazione mafiosa". In Sicilia, rivela Minniti, vi sono 25 mila uomini delle forze dell'ordine: secondo il vice ministro "non vi è criticità" di uomini e mezzi. "L'unico posto - spiega - in cui vi erano problemi era Gela, negli uffici del commissariato, ma anche in questo caso la situazione è stata risolta dal capo della polizia".
14/11/2006
Fonte: La Sicilia

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