martedì, novembre 21, 2006

Parla Crocetta

«Ho messo tutto me stesso e ho dato ogni goccia possibile del mio sangue per la rinascita di Gela. Ho la coscienza di potermi guardare in faccia»: così il sindaco Rosario Crocetta ha concluso in aula consiliare l'illustrazione della sua relazione non semestrale, come dovrebbe essere ma biennale per il periodo 2004 -2005. Il dibattito con la replica dei consiglieri comunali previsto per ieri sera è stato rinviato alla prossima settimana perché il sindaco è partito per Roma a partecipare agli Stati regionali dell'antiracket. Un dibattito che si preannuncia come una sorta di «prova tecnica da campagna elettorale». Ha cominciato il primo cittadino esponendo il suo programma e puntando molto su quanto fatto per il Piano regolatore generale, sui tanti progetti esecutivi disponibili al settore dei Lavori Pubblici, sulle politiche sociali e le tasse non aumentate. Rosario Crocetta si è soffermato a lungo sulla battaglia per la legalità, soprattutto sui risultati ottenuti con le regole restrittive nel settore degli appalti pubblici. «Da noi le imprese mafiose non hanno speranza di avere l'appalto - ha detto il sindaco - e se partecipano è solo per fare media. Non c'è un solo appalto nella mia amministrazione iniziato ed interrotto in corso d'opera. Questo grazie al monitoraggio continuo dei cantieri». Il sindaco ha poi lanciato una sfida alla Casa della libertà: «Paragoniamo nove mesi qualsiasi della mia amministrazione con i nove mesi della Cdl e lì chiudiamo il bilancio». La Cdl replicherà la prossima settimana completando il test pre elettorale che si svolge in aula. Fuori dall'aula consiliare un clima freddino. I partiti locali del centro sinistra stanno in silenzio dopo che il sindaco ha reso nota la proposta dell'Unione di ricandidare tutti i sindaci uscenti. Non una nota o un intervento di qualsiasi tipo per riscaldare l'ambiente a favore di Crocetta. Chi tace, comunque, acconsente. In casa della Cdl c'è chi vuole le primarie e chi no. Fino ad oggi sono due i nomi che circolano come possibili candidati a sindaco. Sono entrambi del Mpa. Si tratta dell'avv. Antonio Gagliano e del presidente del consiglio comunale Pino Federico. Quest'ultimo ieri ha dichiarato che se la Cdl lo chiamerà è disponibile a tutto, a fare il candidato a sindaco, a consigliere, l'assessore o nulla di tutto questo. Federico potrebbe però avere un incarico nella Giunta regionale, alla prima rimodulazione utile. La candidatura di un esponente del movimento di Lombardo potrebbe costituire un duro scoglio per il sindaco. Nell'ipotesi che si candidi Morinello spaccando il centro sinistra e che Crocetta vada al ballottaggio con un candidato di Mpa i voti di Morinello potrebbero confluire, vista la matrice dei due movimenti, sul candidato autonomista. Che farà a questo punto il leader della Quercia Lillo Speziale che sul palco di piazza Umberto dopo la sua elezione all'Assemblea regionale siciliana aveva detto che con Crocetta il centro sinistra potrebbe perdere?
Fonte: La Sicilia

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