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martedì, maggio 23, 2006
La nave della legalità
PALERMO - Dopo una traversata durata tutta la notte, è approdata questa mattina a Palermo, la "nave della legalità", che porta nel capoluogo siciliano un migliaio di giovani, provenienti da tutta Italia, per partecipare alle cerimonie per il quattordicesimo anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.Una piccola folla festosa di studenti ha atteso sulla banchina lo sbarco dei coetanei, mostrando cartelli di benvenuto e striscioni con slogan antimafia. Si aspetta l'arrivo delle autorità, venute a salutare i giovani "ambasciatori della legalità"Ad accogliere i mille studenti che, in un invisibile filo rosso, hanno unito tutta la penisola nella lotta contro la mafia, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, Maria Falcone, Piero Grasso, e Giuliana Ferraro. "1992 morto per un futuro migliore, 1992 nati per portare avanti le tue idee", è questo lo striscione che apre questo secondo sbarco dei mille. "Uno slogan bellissimo - ha commentato la sorella del magistrato ucciso - che riaccende la speranza. Sono felice di essere con voi. Porterò sempre nella memoria questo momento e spero che altrettanto facciate voi".Un benvenuto di cuore ai ragazzi d'Italia lo ha dato il sindaco Cammarata mentre il viceministro Bastico, fiera di essere "una dei mille scesi a Palermo" ha chiesto agli studenti di consegnare alla Fondazione Falcone tutti i lavori svolti nell'anno scolastico per "creare un centro di documentazione per la legalità ". "È un'immagine meravigliosa - ha osservato Piero Grasso - vedere questa nave con voi sopra e con la foto di Giovanni che lentamente si avvicina verso la sua città"."Palermo vi dà il suo benvenuto e vi accoglie con affetto" - ha detto il sindaco di Palermo Diego Cammarata accogliendo, al molo Santa Lucia, i mille studenti giunti da Civitavecchia a bordo della "Nave della legalità" - "Vivo questa giornata con grande emozione e commozione. Celebriamo il valore della legalità assieme ai giovani, che devono farne una tappa fondamentale della loro formazione. Anche la nostra città in questi anni ha avuto momenti importanti nella crescita dell'educazione alla legalità. Oggi celebriamo una giornata indimenticabile, che emoziona chi come me rappresenta le istituzioni e questi ragazzi che la porteranno per sempre nel cuore"Il primo appuntamento di oggi si è svolto nell'aula bunker dell'Ucciardone, sono cominciate con la proiezione di un documentario sulla vita del giudice prodotto da Rai Educational le commemorazioni del quattordicesimo anniversario della strage di Capaci. Il documentario, con le musiche del maestro Nicola Piovani, racconta in prima persona la storia di Falcone.Alla proiezione, organizzata nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, teatro del primo maxiprocesso a Cosa nostra, istruito proprio da Giovanni Falcone, erano presenti centinaia di studenti di tutte le scuole italiane, giunti a Palermo a bordo della Nave della Legalità. Nell'aula ci sono anche magistrati e politici. Sono presenti, tra gli altri, l'ex procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, l'aggiunto Alfredo Morvillo, fratello della moglie di Giovanni Falcone, Francesca, morta nell'eccidio di Capaci."Falcone è stato lo straordinario inventore di un metodo di lavoro - ha detto Caselli, accolto all'ingresso del bunker da un forte applauso - Giovanni ha dovuto pagare sulla sua pelle il suo coraggio ben prima della strage di Capaci perchè fu costretto ad emigrare a Roma"."Occorre una lotta alla mafia senza quartiere". Così Clemente Mastella, ministro della Giustizia, nell'aula Bunker di Palermo, nel ricordo di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e della vittime della strage di Capaci. Il guardasigilli, rivolgendosi agli studenti presenti in aula, ha ricordato la figura di Giovanni Falcone, perchè sia "di insegnamento per la legalità". Il ministro ha poi aggiunto: "Vorrei che ci fosse qualcuno come lui accanto a me".
23/05/2006
Fonte: La Sicilia
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