lunedì, aprile 17, 2006

Forse una Bibbia...

PALERMO - Bernardo Provenzano potrebbe essersi servito di una Bibbia per criptare i suoi messaggi, quello stesso libro che il boss dei boss continua a chiedere in carcere e che gli è stato sequestrato mercoledì scorso quando è stato trasferito a Terni. E' una delle ipotesi seguita dagli inquirenti che non tralasciano alcun particolare. Nel volume che il capo di Cosa nostra teneva con sé erano segnati diversi versetti e sono state trovate scritte molte frasi e appunti a margine. Ad avvalorare l'ipotesi la circostanza che nel casolare di contrada Montagna dei Cavalli gli inquirenti hanno trovato altre cinque Bibbie che sembrano non essere state mai utilizzate. Un legame forte quello tra Provenzano e la fede. "Che Dio vi benedica" o "Il Signore vi protegga" erano le frasi riccorrenti che scriveva alla fine di ogni messaggio trovato nei pizzini, attraverso i quali impartiva ordini e dava disposizioni.Il giorno di Pasqua Provenzano non ha potuto vedere il cappellano del carcere, né gli è stato consentito di leggere un'altra Bibbia diversa dalla sua. Per ora quindi continua la detenzione in stato di isolamento. Provenzano può incontrare solo il suo avvocato. E, sempre secondo quanto appreso, non è escluso che il prossimo 2 maggio partecipi all'udienza davanti alla corte d'assise di Palermo per il processo per alcuni omicidi legati alla guerra di mafia degli anni Ottanta: la cella del boss si troverebbe infatti accanto alla sala per i collegamenti in videoconferenza.Sul fronte investigativo nel casolare di Corleone gli agenti hanno trovato impronte e tracce biolologiche che potrebbero servire a risalire all'identità di coloro che hanno incontrato Provenzano. I rilievi proseguiranno anche da domani, e per oltre almeno una settimana, dopo una breve interruzione, ieri e oggi, per le festività di Pasqua. Gli investigatori dovranno esaminare i pizzini e le agende trovate nel covo. Dagli appunti è probabile che emergeranno gli affari di Cosa nostra e i nomi dei suoi interlocutori indicati con un numero. Alcuni riferimenti in quella specie di codice cifrato utilizzato dal capo di cosa nostra sarebbero già diventati nomi e cognomi.Intanto non è stato ancora fissato il primo interrogatorio di Provenzano davanti al gip. I magistrati stanno esaminando l'ordine temporale dei vari procedimenti cautelari che lo riguardano. Un vertice si terrà domani presso la procura di Palrmo per fare il punto della situazione.
17/04/2006

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