mercoledì, aprile 05, 2006

Ex vigile aiutava i Vitale nelle gare d'appalto

PARTINICO (PALERMO) - Avrebbe favorito le ditte vicine alla famiglia mafiosa dei Vitale nell'aggiudicazione di appalti pubblici. Con questa accusa i carabinieri hanno arrestato la notte scorsa Adolfo Anzelmo, 52 anni, ex vigile urbano di Partinico, per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.Dalle indagini, coordinate dai sostituti procuratori Maurizio De Lucia e Francesco Del Bene della Dda di Palermo, è emerso che Anzelmo avrebbe truccato le gare d'appalto aprendo le buste e modificando l'entità delle offerte, in modo tale da far vincere le ditte di volta in volta indicate dalla cosca.L'ex vigile urbano fu arrestato già nel 2003 e poi condannato in primo grado a più di tre anni di carcere per peculato, falso in atto pubblico, contraffazione di certificato. All'epoca l'indagine iniziò dopo la denuncia dell'allora sindaco Giuseppe Giordano, su un ammanco di circa 90 milioni di euro nelle casse comunali. In quell'occasione i militari dell'Arma, durante la perquisizione presso l'abitazione di Anzelmo, avevano trovato e sequestrato diversi timbri intestati al Comune di Partinico e un timbro intestato ad una ditta vicina alla famiglia mafiosa.Questa volta a incastrare l'ex vigile, oltre alle indagini condotte dai carabinieri di Partinico con l'ausilio tecnico del Ris di Messina, sono state le dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia Giusy Vitale e Michele Seidita, secondo i quali Anzelmo era l'uomo di riferimento della cosca per quanto riguardava gli appalti pubblici, già da quando era ancora latitante il boss Vito Vitale. L'ex vigile si trova adesso presso la casa circondariale "Ucciardone" di Palermo.
05/04/2006

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