venerdì, marzo 24, 2006

Sciolto comune Castellammare del Golfo

CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TRAPANI) - Il Consiglio dei Ministri ha deciso lo scioglimento del Consiglio comunale di Castellammare del Golfo, dove sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Lo scioglimento del consiglio comunale di Castellammare del Golfo nel Trapanese arriva dopo l'azione ispettiva del ministero dell'Interno decisa a seguito dell'operazione "Tempesta", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e condotta dalla squadra mobile di Trapani. Un'inchiesta che ha portato, oltre che all'arresto di 23 presunti affiliati a Cosa Nostra, alla scoperta di connivenze tra mafia e politica. Nell'inchiesta sono rimasti coinvolti, tra gli altri, il dirigente ed un funzionario dell'ufficio tecnico comunale, Antonio Palmeri e Vincenzo Bonventre. Entrambi, accusati di abuso d'ufficio con l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra, si sarebbero prodigati, secondo i magistrati, per concedere, in maniera illegittima, autorizzazioni edilizie al presunto capomafia castellammarese, Francesco Domingo, che aveva interessi nella ristrutturazione di un immobile, destinato a diventare struttura ricettiva. Dalle intercettazioni ambientali e telefoniche è emerso un quadro inquietante: i burocrati del Comune, finiti sotto inchiesta, erano preoccupati non tanto di essere scoperti dalle forze dell'ordine, ma di non riuscire ad assecondare le pressanti richieste che provenivano dalla "famiglia" mafiosa. Dalle indagini emerge anche un inquinamento mafioso nelle ultime elezioni amministrative. Dei 23 arrestati, 3, che hanno scelto il rito abbreviato, sono già stati recentemente condannati dal gup di Palermo (Francesco Domingo a 20 anni, la moglie Antonella Di Graziano a 12 e Diego Rugeri a 18), per gli altri, compresi i due burocrati comunali, la Dda ha chiesto il rinvio a giudizio ed il gup dovrà decidere a giorni.
23 Marzo 2006

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi Chiamo Pietro Ilardi, (non voglio essere anonimo) ho 32 anni e sono un cittadino di Castellammare del Golfo. Sembrerebbe proprio che ci sia poco da commentare a tutta questa inquietante faccenda, scaturita da condizioni inaccettabili le cui colpe ricadono principalmente verso l'amministrazione per aver dato anzi regalato il mandato e cioè il potere di firma ai burocrati. Dal mio punto di vista, stando cosi le cose, si avverte un chiaro segnale idoneo alla truffa, che mi e ci dovrebbe fare riflettere e capire che esistevano dei presupposti utili affinché con la garanzia di un patto stipulato tra organizzazioni, quali malavita organizzata e criminali legalizzati, si poteva finalmente completare la formula della convenienza.
É certo che le colpe di tutto questo polverone a mio avviso dovrebbero essere distribuite anche tra i cittadini, sicuramente tra i tanti cittadini che non solo hanno sempre favorito questi individui recidivi a queste conseguenze che ormai noi cittadini siamo abituati sia a subire che riconoscere tali, ma ne hanno sempre assicurato continua la presenza in Consiglio Comunale e quindi ad amministrare. Allora mi chiedo perché si continuano a scambiare i diritti per i favori? Perché non si riesce a costruire a Castellammare del Golfo un futuro che sia sprovveduto di tali situazioni e negatività? Io credo di avere Mezze risposte a queste domande. Ricordo e VI ricordo una persona eccezionale, che pur di non contaminarsi verso queste irregolarità, agiva con coraggio denunciando le stesse, accusando loro di essere collusi con la mafia. Tutto questo senza avere paura di farlo. Questa persona il cui nome ormai è nella memoria è mio padre Michelangelo Ilardi. Consigliere Comunale che per 6 legislature sfidò i potenti della politica Castellamarese ad accettare l’idea che si potesse agire anche al servizio del paese e quindi di tutti i cittadini, per costruire un futuro ripiantato da bisogni e non da interessi, da condizioni di sostegno e non ancora una volta da demolizioni, pronte ad allontanare sempre di più qualsiasi rinascita.
Da quando mio padre è morto non ho fatto altro che raccogliere la sua bandiera, quella della gente onesta che non ha paura di lottare al fine di ottenere concrete possibilità. HO scritto un libro denuncia che non solo ripercorre la carriera politica di mio padre, ma ne garantisce una risoluzione abbastanza attendibile di ciò che oggi è il risultato. Non so quanta gente leggerà questo mio commento o forse e meglio dire denuncia di una situazione incredibilmente dichiarata, e neanche sono sicuro che verrà pubblicata, ma qualora sarà data ad altri la possibilità di leggere quanto ho scritto, tutti dovranno sapere che in realtà mio padre è stato assassinato dagli stessi che il governo ha spodestato per infiltrazioni mafiose.

SIGNORI LA MAFIA E MI RIFERISCO A QUELLA POLITICA, DA QUEL PALAZZO PUÖ SOLASMENTE USCIRE NON ENTRARE. SPERÖ CHE I CASTELLAMARESI NON SIANO STUPIDI E SOPRATTUTTO NON ME NE VOGLIANO NEL DIRE CHE “LA MAFIA ESCA DAVVERO DAL PALAZZO”.



19/04/2006 ore 00:06

PIETRO Ilardi pietroilardi@aruba.it

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Giovanni,sono un ragazzo 19enne,non sono molto esperto sul campo politico..però giorno per giorno mi rendo conto che esiste davvero una mafia politica,le mie letture,ricerche o semplici discussioni,mi hanno portato alla conclusione che la politica è CORROTTA! pultroppo la paura dell'umanità rende tutto più difficile perchè nasconte questi individui.che ogni giorno tramano sempre qualcosa che servirà a chissà quali scopi,ma sopprattutto a chi?DOBBIAMO SVEGLIARCI E CERCARE DI NON AVEVE PAURA DI DENUNCIARE OGNI ATTO COMPIUTO DA QUESTI POLITICI!! IO POSSO DIRE A VOCE ALTA CHE SOSTENGO PIETRO!!!