mercoledì, febbraio 15, 2006

Il Tar di Catania in stato di agitazione

CATANIA - Il personale del Tar di Catania è in stato di agitazione. La decisione è stata presa dalle organizzazioni sindacali Cisl-Fps, Uil-Pa, Cgil-Fp, Confsal-Unsa e dalla Rsu che lamentano un organico insufficiente a fronte di aumentati di carichi di lavoro e della prestazione di nuovi servizi. "La situazione è diventata insostenibile - spiega Delfo Battiato, della segreteria provinciale Cisl Fp - con un organico di 33 unità e un arretrato di circa 66 mila ricorsi pendenti, non è possibile gestire l'attività giurisdizionale del Tribunale che affronta problematiche di rilievo che riguardano cinque province della Sicilia orientale, quali Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna". "Se il Tar Catania ha continuato a svolgere regolarmente la normale attività giurisdizionale - aggiunge il sindacalista - lo si deve esclusivamente al senso di responsabilità e alla buona volontà del personale, costretto, di fatto, a svolgere mansioni superiori (se non anche inferiori!) senza averne alcun riconoscimento nè giuridico, nè economico". "I ripetuti appelli fatti all'amministrazione centrale, cioè al Consiglio di Stato - conclude Battiato - sono rimasti inascoltati. Oggi, il personale si trova costretto a dire basta e a decidere lo stato di agitazione".

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