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PALERMO - I giudici della Corte d'appello di Catania hanno parzialmente annullato la sentenza del maxi processo a Cosa nostra, in seguito a giudizio di revisione, che riguarda il boss di Palermo,
Giovannello Greco. Il mafioso era stato condannato per associazione mafiosa e tentato omicidio di
Pino Greco "scarpuzzedda", un sicario di Ciaculli. Per questo episodio, conosciuto come la "tufiata" (sparatoria) di Ciaculli, Giovannello Greco è stato condannato a 15 anni. Pena diventata definitiva nel 1990. La corte ha dunque annullato i reati di tentato omicidio e porto e detenzione di arma da fuoco. I giudici hanno così accolto la richiesta degli avvocati
Carmelo Franco e Alfredo Gaito, rideterminando la pena in dieci anni di carcere. La difesa ha ottenuto la revisione del maxi processo producendo nuove prove da cui emergeva l'estraneità di Greco nel tentato omicidio. Si tratta della testimonianza del collaboratore di giustizia
Gaetano Grado, il quale si è auto accusato del delitto.
17/01/2009
Fonte: La Sicilia
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