
MASCALI (CATANIA) - "Impegnatevi a dare l'esempio, anche con gesti semplici. Mi sono chiesta perchè Dio continua a sottopormi a durissime prove. Forse perchè sa che le accetto ed infatti io mi rimetto nelle mani di Dio. Mio marito è il seme, piantato nella società, che è la terra, ed io sono l'acqua". Lo ha detto
Marisa Grasso, vedova
dell'Ispettore capo di polizia Filippo Raciti, ucciso a Catania il 2 febbraio scorso negli scontri scoppiati fuori dallo stadio Massimino durante il derby Catania-Palermo, che stamane a Mascali ha ricevuto il premio
Rosario Livatino. La manifestazione è stata promossa dalla Provincia di Catania con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e organizzata dal Comune di Mascali e dal comitato Livatino di Riposto. Il premio, che ricorda il giudice 'ragazzino' ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990, è stato consegnato anche a
Gianfelice Facchetti, figlio del presidente dell'Inter scomparso nel settembre del 2006 ed ai magistrati
Sebastiano Ardita, Nicolò Marino, Clementina Forleo e Henry John Woodcok, al colonnello dell'aeronautica militare Candido Anastasi e al giornalista Leone Zingales. 24/02/2007
Fonte: La Sicilia
Nessun commento:
Posta un commento