“Leggendo i quotidiani di questi ultimi giorni, parrebbe evidente ad ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all’attacco più incredibile ed ignobile che io abbia subito in questi ultimi anni”, ha dichiarato Berlusconi in un comunicato.
“Se c’è una persona che (….) è lontanissima dalla mafia, questa persona sono io…Se c’è un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi (…) questo è il mio governo” ha affermato.
“Questo è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo La Repubblica-Espresso che chiamerò a rispondere, sul piano penale e civile, dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dall’azienda Fininvest”, ha concluso.
Il quotidiano La Repubblica ed il settimanale l’Espresso sono regolarmente accusati da Berlusconi e dal suo entourage di lanciare campagne ad personam contro il capo del governo.
Già sabato, Berlusconi aveva definito infondate ed infamanti le notizie della stampa che ipotizzavano legami che Berlusconi avrebbe avuto con la mafia all’epoca degli attentati del 1992 e 1993.
Secondo le dichiarazioni rese ai magistrati dal pentito Gaspare Spatuzza, Berlusconi ed il suo collaboratore, il senatore Marcello Dell’Utri, sarebbero stati gli interlocutori politici privilegiati del suo boss, Giuseppe Graviano.
“Tutto è ben concordato con i politici, abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo”, avrebbe in particolare dichiarato Graviano a Spatuzza nel gennaio del 1994.
Accusato di essere stato “l’intermediario e l’uomo provvidenziale” per preparare l’arrivo sulla scena politica italiana di forze ben disposte verso Cosa Nostra, Marcello Dell’Utri è già stato condannato a nove anni di prigione per associazione mafiosa, ma è ricorso in appello.
Gaspare Spatuzza deve testimoniare venerdì in corte d’appello, in presenza di Dell’Utri.
Fonte: italiadallestero
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