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Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione. L'inchiesta contiene anche dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno contribuito a indicare agli investigatori gli esattori del pizzo e le vittime che erano costrette a pagare.
In manette è finito Giorgio Lignite, 37 anni, dipendente di una ditta di rifiuti, ritenuto il referente del clan Emmanuello di Gela. Gli altri due provvedimenti, notificati in carcere, riguardano Angelo Fiorisi, 40 anni e arrestato lo scorso 20 novembre nell'ambito dell'operazione antimafia Mizar, e Salvatore Cannizzo, 44 anni, in carcere dallo scorso 11 maggio nell'ambito dell'operazione Biancone.
Secondo gli investigatori Lignite, per conto di Cosa nostra, e Angelo Fiorisi, per la Stidda, hanno assunto un ruolo di rilievo nelle cosche decimate dall'esecuzione di numerosi provvedimenti cautelari, occupandosi del pizzo.
27/11/2007
Fonte: La Sicilia
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