PALERMO - I vertici "militari" che facevano capo ai boss
Salvatore e Sandro Lo Piccolo sono stati arrestati durante la notte dalla polizia a Palermo. Gli agenti della sezione Catturandi della Squadra mobile hanno eseguito un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria disposto dai pm della Dda che ha riguardato dieci persone. Si tratta degli uomini che hanno messo a segno decine di estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori e sono accusati anche di traffico e spaccio di droga, detenzione e porto illegale di armi e riciclaggio. Dalle indagini emerge, infatti, che i boss avrebbero investito grosse somme di denaro proveniente dai traffici illeciti e dalle estorsioni, in attività apparentemente legali intestate a prestanome. Gli investigatori della Squadra mobile hanno ricostruito la rete di estortori e trafficanti di droga che faceva capo ai boss
Lo Piccolo. In particolare sono state documentate, attraverso le intercettazioni, estorsioni a commercianti e imprenditori edili, in alcuni casi anche minacciati e picchiati per costringerli a pagare.Anche l'ordine dei medici di Palermo avrebbe versato il pizzo ai Lo Piccolo: il particolare emerge dai pizzini che il boss
Francesco Franzese aveva tentato di buttare nel wc al momento del suo arresto avvenuto nell'agosto scorso da parte della Squadra mobile di Palermo. In un pizzino, attribuito a Sandro Lo Piccolo, si legge: "...Ora ti faccio sapere che giorni fa, ho ricevuto 10 mila euro dall'ordine dei medici e altri 10 mila li dovrei ricevere in questi giorni". Per gli investigatori appare evidente il riferimento a somme di denaro di provenienza illecita, frutto di estorsione. La sede dell'Ordine dei medici di Palermo si trova in via Rosario da Partanna 22 tra San Lorenzo Colli e lo Zen; in piena zona di competenza della famiglia mafiosa dei Lo Piccolo. Il presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Palermo,
Salvatore Amato, però nega: "Mai pagato alcun pizzo, se qualcuno l'avesse chiesto lo avrei immediatamente denunciato". I provvedimenti di fermo sono stati disposti dai pm
Francesco Del Bene, Gaetano Paci e Domenico Gozzo. Si tratta di cinque persone, uno dei quali non è stata ancora arrestata. I quattro fermati dalla sezione Catturandi sono i fratelli
Nunzio e Domenico Serio, di 29 e 28 anni, Vincenzo Mangione, di 28 e Andrea Gioè di 40. Analogo provvedimento è stato notificato in carcere a
Salvatore Lo Piccolo, 65 anni, al figlio Sandro, 32 anni, a Domenico Ciaramitaro, 33 anni, detto "pit bull" per la sua ferocia criminale, ad Antonino Nuccio, 46 anni ed a Francesco Franzese, 43 anni, sorpreso il 2 agosto scorso in una villetta in via Salerno, a Palermo. Secondo l'accusa, i fratelli Serio su mandato di Sandro Lo Piccolo e di suo padre Salvatore, pianificavano e mettevano in pratica attività illecite nel territorio della famiglia mafiosa di San Lorenzo. I Serio avrebbero anche curato, attraverso il "reggente" di Partanna-Mondello, Francesco Franzese, arrestato lo scorso agosto e attualmente dichiarante, e con Antonino Nuccio, anche lui arrestato ad agosto, i rapporti con i vertici di altre famiglie mafiose.S oggetto di spicco è
Andrea Gioè, indicato come referente per Franzese e Nuccio, in relazione alle estorsioni da mettere a segno nella zona di Partanna-Mondello. Il ruolo di Gioè è indicato personalmente da Sandro Lo Piccolo nei pizzini trovati nel covo di Giardinello.
13/11/2007
Fonte: La Sicilia
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