Quello della legalità e della lotta alla mafia, per diversi mesi, è stato un argomento didattico studiato e dibattuto dagli studenti del corso serale del 1° Istituto Superiore «Archimede» di Rosolini. Un tema che ha appassionato tutti gli alunni i quali, mano a mano che il corso didattico andava avanti, hanno chiesto di conoscere da vicino come si vive in una realtà oppressa dalla mafia e quali iniziative siano state intraprese per sconfiggere la piovra. Per soddisfare la curiosità degli alunni, i docenti del corso serale, Cetty Lo Presti, Giovanni Sarta, Maria Pantano, Francesco Piazzese, Letterio Rappazzo e Salvatore Gianni, hanno deciso di condurli a Corleone in visita in uno dei terreni confiscati alla mafia, oggi coltivato in vigneto, e di farli conversare con due persone da anni impegnati nella lotta alle cosche mafiose. Gli alunni hanno partecipato così ad un incontro-dibattito con il dirigente del commissariato della Polizia di Stato di Corleone, Minestrale e con il giornalista, scrittore, sindacalista Dino Paternostro, i quali hanno tracciato un quadro storico della mafia di ieri e di oggi, riguardante sia Corleone che la Sicilia in generale. All'investigatore e allo scrittore, peraltro autore del libro «I Corleonesi, storia dei golpisti di cosa nostra», gli studenti hanno rivolto una serie di domande che hanno riguardato sia la figura del «poliziotto» impegnato in prima linea sia quella del giornalista che scelto la prima linea nella lotta alla mafia.
Fonte: La Sicilia
1 commento:
Bellissima iniziativa.
Spero che molte scuole l'adottino. I ragazzi sono il futuro, e bisogna costruire una forte tendenza all'antimafia, se vogliamo lo sviluppo e la legalità al sud.
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