martedì, luglio 04, 2006

Operazione "Dionisio", 38 rinvii

CATANIA - Il giudice per l'udienza preliminare di Catania, Carla Cannella, accogliendo le richieste del sostituto procuratore Agata Santanocito, ha rinviato a giudizio 38 indagati dell'inchiesta su mafia e affari denominata Dionisio contro Cosa nostra etnea, le cui indagini sono state svolte dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale.
Il 4 ottobre, davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Catania, dovranno comparire anche l'ex sindaco di Palagonia e attuale consigliere provinciale di Fi Salvino Fagone, accusato di associazione mafiosa, e l'ex deputato regionale di An e attuale presidente della direzione regionale di Alleanza siciliana Gino Ioppolo, imputato per corruzione e coercizione elettorale. Il primo è sospettato di avere avuto rapporti con il boss Francesco La Rocca di Caltagirone; il secondo di avere chiesto voti a persone vicine alla 'famiglia' Mangion alle regionali del 2001. Entrambi si sono sempre proclamati innocenti ribadendo la loro totale estraneità ai fatti che gli sono contestati dalla Procura di Catania. Il Gup ha archiviato la posizione di due imputati: quelle di Francesco Librizzi e Giuseppe Laurino, che sono stati assolti. Domani ci sarà l'udienza davanti al Gup per 41 imputati che hanno scelto il giudizio alternativo del rito abbreviato. Altre 22 persone sono indagate nell'ambito dell'inchiesta Dionisio: la loro posizione è al vaglio della Procura che ha chiuso le indagini e sta per decidere sull'eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Le indagini dell'operazione Dionisio sono state svolte dai carabinieri del Ros di Catania e sfociarono, il 7 luglio del 2005, nell'arresto di 83 persone accusate di appartenere o di essere vicine a Cosa nostra.
04/07/2006
Fonte: La Sicilia

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie alle nove leggi purtroppo il rito abbtreviato rimane l'unica soluzione visto i ritardi a cui si andrebbe incontro con i normali processi.