domenica, luglio 02, 2006

Dell' Utri all'ultima spiaggia...

PALERMO - La difesa di Marcello Dell'Utri, processato in Corte d'Appello a Palermo per concorso in associazione mafiosa, ha citato tra i propri testi Silvio Berlusconi. Lo ha annunciato, all'apertura del dibattimento, uno dei legali del parlamentare di Forza Italia, Giuseppe Di Peri. Nel processo di primo grado, concluso l'11 dicembre 2004 con la condanna di Dell'Utri a 9 anni, Berlusconi si era avvalso della facoltà di non rispondere perchè imputato di reato connesso.
Lo stesso Berlusconi, all'epoca Presidente del Consiglio dei Ministri, aveva comunicato la sua decisione al tribunale che si era recato a Palazzo Chigi per raccogliere la sua testimonianza. Dell'Utri è presente in aula nell'udienza che si è aperta con la relazione del giudice a latere Salvatore Barresi.
Rispetto al processo di primo grado è molto cambiata la composizione del collegio difensivo che ora comprende Nino Mormino, deputato siciliano di Forza Italia, Alessandro Sammarco, legale di Cesare Previti, e Pietro Federico. Unico confermato della vecchia "squadra", come l'ha chiamata Dell'Utri, l'avvocato Giuseppe Di Peri. La difesa si accinge a chiedere la riapertura dell'istruzione dibattimentale, nell'ambito della quale chiede di sentire Berlusconi, perchè è convinta che l'intero impianto accusatorio del processo, come ha dichiarato l'avvocato Sammarco, si basi su una "costruzione virtuale". Di prove, ha spiegato, non c'è nemmeno l'ombra mentre per Dell'Utri l'accusa è soltanto "politica".
I temi sui quali in appello sarà chiesto un approfondimento specifico riguardano gli attentati alla Standa di Catania, la collocazione dei ripetitori di Canale 5 in Sicilia all'inizio degli anni '80, l'assunzione di Vittorio Mangano nella villa di Arcore.
"Nel processo d'appello mi aspetto che si faccia giustizia e che il giudizio sia meno pesante di quello di primo grado". Ai giornalisti che lo hanno avvicinato fuori dall'aula il parlamentare di Forza Italia è apparso sereno e sorridente. "Mi chiedete come affronto il processo? Non ho - ha detto - tic nervosi e dormo benissimo". Oltre ad aspettarsi un giudizio meno "pesante", l'esponente di Forza Italia ha sottolineato di non avere neppure letto la sentenza di primi grado che ha definito "una sentenza politica". Non l'ha letta, ha aggiunto perchè non prova "piacere a leggere le accuse che mi riguardano". Alla domanda se la citazione di Berlusconi segnali un cambio della strategia difensiva ha detto "ma è un teste come un altro. È una richiesta che a me sembra normale. Non so se si avvarrà della facoltà di non rispondere, come ha fatto in primo grado. Sarà lui a deciderlo".
Dopo avere definito una "pura e santa invenzione" l'ipotesi di un suo rapporto con il faccendiere della mafia Vito Roberto Palazzolo, Dell'Utri ha detto che stavolta non commetterà gli errori del processo di primo grado. Dell'Utri considera un "errore" fare dichiarazioni spontanee alla corte. "Mi sono pentito - ha spiegato - di tutte le dichiarazioni spontanee fatte in tribunale. Non servono a nulla, non ti stanno a sentire e anzi aggravano la posizione dell'imputato. Potrebbero toglierle dalle procedure processuali". Sul cambio del collegio difensivo, Dell'Utri ha detto che "è un altro campionato: si cambia squadra anche se qualche giocatore resta". Infine, il parlamentare ha affermato che intende partecipare a tutte le udienze e che si darà interrogare.
30/06/2006
Fonte: La Sicilia

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