PALERMO - In una giornata per lui importante e dolorosa nello stesso tempo, Manfredi Borsellino, dirigente della polizia postale di Palermo ha portato a termine, dopo cinque anni di indagini, una operazione - forse di secondaria importanza - ma che presenta un forte ruolo simbolico. Proprio memoria del padre Paolo, Borsellino ha dedicato l'operazione: "È un modo importante di lavorare il 19 luglio, per ricordare e onorare la memoria di mio padre. Anche con queste piccole iniziative giudiziarie e investigative si può incidere sulla società per contribuire al rispetto delle regole", ha affermato il figlio del magistrato assassinato dalla mafia assieme a cinque uomini di scorta il 19 luglio 1992 con una auto imbottita di tritolo fatta esplodere in via D'Amelio, mentre il magistrato si stava recando a far visita alla anziana madre.Palermo, dunque, ma anche tutta la Sicilia ricordano la strage. Numerose le iniziative per celebrare la figura di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta Walter Cusina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina, ma anche per rinnovare l'impegno alla lotta alla mafia. Articolato il programma pensato dai familiari del magistrato e da un cartello di associazioni. Teatro principale sarà via D'Amelio, luogo di performance, incontri con i ragazzi e riflessioni. Oggi, per tutto il giorno, via D'Amelio diventa luogo d'incontro e confronto.A partire dalle 9 con bambini e ragazzi, alle 17 con lo spettacolo "Parole e musica per non dimenticare", realizzato da un'idea di Giuseppe Cutino e con la Compagnia Ditirammu di Vito Parrinello, Rosa Mistretta e la partecipazione straordinaria di Renato Scarpa. Alle 19.30 si terrà invece la Messa presso la Chiesa di San Saverio all'Albergheria. Alle 20.30, presso la Biblioteca comunale, l'incontro a cura dell'Associazione Piera Cutino, del Centro siciliano di documentazione "Peppino Impastato" e di "Magistratura democratica". Antonio Ingroia, segretario della sezione Palermo di Magistratura democratica, Umberto Santino, presidente del Centro Impastato, e Rita Borsellino discuteranno con Enzo D'Antona, caporedattore di Repubblica di Palermo, su "Società e mafia: aggiornare l'analisi per pensare nuovi strumenti di contrasto della mafia". Previste anche due testimonianze su azioni concrete di contrasto al racket e all'usura, a cura del Comitato Addio Pizzo e della Cooperativa sociale Solidaria.In via D'Amelio, in rappresentanza del Governo nazionale era presente il Guardasigilli Clemente Mastella: "Sono qui - ha detto prima di deporre una corono di fiori sotto la lapide che ricorda la strage - per onorare un eroe della democrazia. Occorre - ha proseguito - eliminare le scorie della criminalità e delle mafie che opprimono i cittadini. Devo dare atto alla procura di Palermo - ha aggiunto il ministro - che finora ha saputo fare questo lavoro, ma anche alle altre procure impegnate nella lotta contro la criminalità.
Per quanto riguarda le altre celebrazioni istituzionali, in mattinata il vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella, in rappresentanza del sindaco Diego Cammarata, ha deposto in via D'Amelio una corona di fiori per ricordare la strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Anche il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto, accompagnato dal picchetto d'onore, deporrà una corona di fiori in via D'Amelio. Per ricordare il giudice, quest'anno la Provincia ha fatto stampare anche un libro di fotografie dal titolo "Alla memoria...", curato da Antonino Giordano e da padre Cosimo Scordato, che sarà presentato questa sera alle 20 nella chiesa di S.Saverio, al termine di una messa solenne."Abbiamo voluto lasciare un segno tangibile di questo anniversario - ha detto Musotto - per chi ha vissuto la stagione della rabbia e dell'indignazione ma anche per tanti giovani che ne hanno solo sentito parlare. È da loro che deve trarre linfa e speranza la battaglia quotidiana contro la "culturà mafiosa". Il volume sarà distribuito gratuitamente nel corso della presentazione.Il presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, affida ad un comunicato i suoi sentimenti per questa giornata particolare: "Il sacrificio di Paolo Borsellino, degli agenti Agostino Catalano, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina costituisce per ogni siciliano appassionato al destino di questa terra fonte viva e permanente di testimonianza, esempio e memoria. Tutti siamo tenuti a onorare ogni giorno il sacrificio di quanti sono caduti per difendere la nostra terra da ogni forma di condizionamento mafioso - conclude Cuffaro - attraverso l'umile ma tenace assolvimento delle responsabilità cui siamo chiamati". Si mobilita anche il Comune di Messina: l'assessore alla Legalità, Clelia Fiore, ha inaugurato nella sala Giunta di Palazzo Zancla uno sportello antiracket.
19/07/2006
Fonte: La Sicilia
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