
La vicenda non è legata al ruolo politico di Amendolia, eletto nel 2001 all'Assemblea regionale siciliana con la lista Liberal socialisti e poi transitato al Mpa. Secondo l'accusa, che non ipotizza il reato di associazione mafiosa, Amendolia sosteneva di vantare un credito di circa 150mila euro dall'imprenditore al quale aveva venduto una società che controllava un albergo. Ma l'uomo ha negato di essergli debitore dalla cifra, che non emergeva dagli atti della transazione. A quel punto, sostiene la Procura, l'ex assessore avrebbe fatto intervenire tre persone ritenute vicine a ambienti criminali della cosca Santapaola per convincere l'imprenditore a pagare.
Durante la sua legislatura alla Regione Siciliana, dove è stato anche componente della commissione Antimafia, Amendolia fu indagato per concorso esterno all'associazione mafiosa. La Procura di Catania ne chiese il rinvio a giudizio nel 2004, ma l'allora Gip Antonino Ferrarà rigettò la richiesta e dispose l'archiviazione delle accuse nei suoi confronti.
Fonte: gds
Nessun commento:
Posta un commento