PALERMO - Condanna all'ergastolo per il boss di Altofonte
Domenico Raccuglia. Era accusato dell'omicidio di
Pietro Romeo, inghiottito dalla "lupara bianca" nel marzo del 1997. La sentenza è del giudice per l'udienza preliminare
Mario Conte, che ha riconosciuto una provvisionale da 200mila euro in favore della moglie della vittima, Maria Rosa Di Matteo, che si era costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Daniele Livreri. Proprio dalle dichiarazioni della vedova era scattata la riapertura dell'inchiesta. La donna aveva riferito ai pubblici ministeri
Francesco Del Bene e Amelia Luise che, prima di scomparire nel nulla, il marito si era recato ad un appuntamento con Raccuglia. Poi sono arrivate le dichiarazioni di
Giovanni Brusca a completare il quadro accusatorio. Secondo il pentito, Romeo sarebbe stato eliminato per il suo tentativo di prendere il potere nel mandamento di San Giuseppe Jato, approfittando della latitanza di Raccuglia. Pietro Romeo era fratello di
Nicolò, l'imprenditore assassinato nelle scorse settimane nelle campagne fra Corleone e Monreale.
26/01/2010
Fonte: La Sicilia
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