venerdì, aprile 24, 2009

Crocetta: era pronto l'attentato

GELA (CALTANISSETTA) - Stavano preparando un attentato per uccidere il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, e alcuni imprenditori. L'inchiesta che stamani ha portato all'arresto di due persone per associazione mafiosa, fa emergere i piani del gruppo mafioso degli Emmanuello. I boss volevano uccidere anche gli imprenditori gelesi che negli ultimi anni hanno collaborato con le forze dell'ordine e la magistratura nella lotta al racket delle estorsioni, e Rosario Crocetta per la sua attività di sindaco antimafia, che già più di una volta lo ha fatto finire nel mirino di Cosa nostra. Gli inquirenti sostengono che il pericolo di attentati sarebbe stato attuale e imminente. Per questo motivo la procura distrettuale antimafia ha chiesto con estrema urgenza il provvedimento cautelare al gip. Il clan voleva colpire Crocetta grazie anche all'aiuto di mafiosi residenti fra Milano e Varese. Sul progetto di morte investigatori e magistrati hanno raccolto non solo "notizie provenienti da attività info-investigative, per le campagne di stampa e le iniziative amministrative di Crocetta, volte al ripristino della legalità", ma anche intercettazioni da cui emerge l'ostacolo, rappresentato da Crocetta per le cosche, nell'infiltrazione di imprese legate alla mafia negli appalti pubblici. Il clan degli Emmanuello avrebbe iniziato a prendere di mira il sindaco, secondo gli investigatori, quando nel 2006 cancellò dalle liste del reddito minimo di inserimento la moglie del boss Daniele Emmanuello (all'epoca latitante), Virginia Di Fede, procedendo così al blocco dei pagamenti in suo favore e allontanandola dal comune di Gela dove era stata assunta. L'operazione dei pm della Dda di Caltanissetta, Sergio Lari, Domenico Gozzo e Nicolò Marino, denominata "Gheppio", ha così scoperto il progetto di attentato che era stato affidato a Maurizio La Rosa, arrestato stamani, il quale aveva preso contatti con importanti soggetti di Cosa nostra gelese, residenti in Lombardia, per trovare armi idonee per compiere il delitto. Crocetta non si arrende. Il sindaco dopo la notizia rilancia: "Come finirà? Con la mia vittoria o con la mia morte". In una intervista al quotidiano on line livesicilia.it sottolinea che andrà "avanti fino all'ultimo respiro". Ma dice anche di provare rabbia, anzi "tanta rabbia se penso che questi possono mettersi intorno a un tavolo e decidere di spegnere una vita, la tua".E il pensiero, continua, va "a mia madre. Tra un po' sentirà il telegiornale e si preoccuperà". La mafia non dimentica, "ma a suo modo testimonia che il mio impegno è serio e corretto. Voglio liberare la Sicilia da Cosa nostra". E racconta un aneddoto: "Ero all'estero dentro un bar. Un avventore, quando ha saputo che ero siciliano, mi ha chiamato mafioso. E io ho speso tutta la mia vita contro i mafiosi...". Il pizzo al Nord. Dall'indagine emerge anche che i "padrini" di Gela avrebbero imposto il pagamento del pizzo pure alle imprese siciliane che si aggiudicavano appalti pubblici a Milano. Gli imprenditori avrebbero dovuto pagare la protezione anche se svolgevano lavori in città del Nord Italia e non solo in Sicilia. In particolare il clan mafioso aveva chiesto il pagamento del pizzo a un'impresa siciliana che era impegnata nei lavori di manutenzione dell'acquedotto milanese. A imporre l'estorsione erano stati proprio La Rosa e Maurizio Trubia, l'altro uomo arrestato stamani con l'accusa di associazione mafiosa. Entrambi sono di Gela. L'impresa era impegnata a Milano con lavori per conto della società Metropolitana milanese spa, che ha la gestione di quell'acquedotto. La Rosa e Trubia, in occasioni diverse, avevano imposto il pizzo all'imprenditore impegnato a Milano, comunicandogli di essere i responsabili della famiglia mafiosa di Gela. Una tangente da 15 mila euro che doveva essere versata periodicamente nelle mani dei boss al quale l'imprenditore si è opposto, rifiutando di pagare. L'inchiesta, coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Caltanissetta, ha consentito di individuare gli attuali reggenti di Cosa nostra di Gela che fanno parte del gruppo Emmanuello, e di stroncare sul nascere un serio tentativo di ricostituzione di questo pericoloso clan. Le indagini si basano, otre che sulle intercettazioni, sul contributo offerto da un imprenditore di Gela, che ha denunciato le estorsioni, e sulle nuove dichiarazioni del boss mafioso Carmelo Barbieri, che sta collaborando con i pm della Direzione distrettuale antimafia.
24/04/2009
Fonte: La Sicilia

1 commento:

  1. Anonimo12:52 PM

    Ma ci rendiamo conto di dove e´ precipitata l´Italia? Ma e´possibile
    che in Italia, alla munnezza di Silvio Berlusxuxluxkloni ci si abitua
    sempre in un secondo, e che nessuno abbia piu´ormai una scossa di
    dignita´e urli che qs e´una putrida vergogna? Che solo noi italiani
    all´estero abbiamo dei sussulti un po´di qs tipo ( o quasi; grazie al
    Cielo, qualche italiano che al massonazimafioso Silvio Berlusconi inveisce vi
    e´ancora, ma sempre meno, sempre drammatissimamente meno, porca
    put...., oops, porca Mara Carf...., ooops, porca dittatura
    ma..f..ascista Berlusconiana).
    Il suinazista di Arcorleone ha detto oggi " in Rai presto faccie
    nuove". E´il padrone di una
    lurida fasciocamorrista maccartistissima societa´sorta su megariciclaggio di
    danaro assassino, ossia Ma..f..ininvest ( i cui veri
    padroni, ufficialmente, ancora non si conoscono; non si conoscono;
    pazzeschissimo!!!; uno dittatura l´Italia, ma non si sa´chi e´ il vero
    azionista del wc su cui ci siede e da cui comanda; certo, qsiasi
    persona per bene sa´ benissimo che detti "padroni" son killer delle
    mafie di mezzo pianeta Terra, ma in Italia, ormai, qs cosa, che
    scioccherebbe mostruosissimamente in tutto il resto del mondo
    occidentale, ma non solo, non scuote piu´nessuno; ci si e´abituati,
    come puzzonissimo solito; ricordatevi pero´che esiste un gran
    detto, che mi han detto piace tantissimo pure al sempre
    piu´promettente Obama Barack, che io sospinsi da inizio 2007 e
    Berlusconi solo da ora, in quanto da sempre e´viscidissimo
    codardissimo " verme coi potenti e mafioso coi deboli"; google Bettino
    Craxi, Bush junior e Obama Barack a proposito; questo detto e´:
    "business call business ánd shit call shit"), che, ripulito detto
    denaro ( si fa´per
    dire) omicida, e´divenuto, praticamente, unico competitore della Rai.
    E ora, scrofone Silvio Berlusconi, proprietario dell`unico concorrente
    della Rai, IMPORRA´pure faccie nuove nella Rai stessa, ossia nel suo
    finto, da lui, infiltratissimo, corrottissimo, via massonerie fasciste
    varie, rivale. E ossia "bis", dette faccie di melma saranno le sue
    solite zoc.ole che gli girano attorno e i suoi soliti prostituticchi
    che gli si piegano difronte. Questo e´ un Augusto Pinochet, ne piu ne
    meno, e´ora di urlarlo, Silvio Berlusconi e´una diarrea nazifascista,
    anzi, nazifascismoderna come Augusto Pinochet. Meglio dire: Pinochet
    era molto meglio di Berlusconi in quanto non si univa alla camorra e
    alla ndrangheta, Berlusconi e´ un liquame diarreico stra colmo di
    batteri mortali putridi di Pinochet e Riina, che schifooooo. " I media
    non rappresentano l´Italia". Vuole una Pravda filo ndranghetara e
    fascista piegata a quel famoso numero di gradi come puntualmente fa´di
    fronte a lui, notoriamente, Giulio Tremonti ( e non solo, si dice,
    metafisicamente parlando; voci della City di Londra, di chi, Giulio
    Tremonti, conosce benissimo).
    Vuole solo gente venduta, svertebrata, immorale, senza valori e
    decerebrata, li col
    taccuino che scriva solo quello che gli detta lui, ma Italia, ti rendi
    conto che stai sprofondando in un letamaio dittatoriale puzzone
    lurido, ti rendi conto o no? Che sia rivoluzione, rivoluzione, SI, non
    armata, rivoluzione etica, ma rivoluzione, all´arembaggiooooo. E basta
    massone trafficone
    trasversalone Massimo D´Alema e suoi incappucciati compari della sua
    area, spessissimo corrottissimi, non solo nell´anima satanista massona
    loro, ma anche in cotanto di portafoglio ( vedi probabilmente un certo
    "king of pizzini" di Loggia trasversalissima), da Berlusconi stesso. Ma
    come fa´ Massimo D´Alema a dire "Berlusconi rimarra´fino al 2013"? Quando lo
    stesso ha delle fattezze cosi´nazifascismoderne, disoneste, false,
    codarde, maccartiste, filocamorristiche e porche? Se gia´l´opposizione
    ( spessissimo infiltratissima e steccatissima da Berlusconi, basta che
    date un occhiata al sito di un prostituticchio idiota stipendiato in
    nero in Svizzera da Giuliano Ferrara, ossia il letamaio puzzone di
    Francesco Costa, www.francescocosta.net, semidirgente del Pd; e
    davvero ci viene da dire " Italia rotola pure nella me..a, meglio
    scappare tutti via") si rassegna all´idea di stare sotto dittatura e
    avalla, garantisce, direi addirittura protegge la durata di detto
    luridissimo regime ma..f..ascista, tutta la nazione potra´solo
    sprofondare sempre piu´nella fogna. Pd rigirato completamente, faccie
    nuove e inca..atissime ovunque, INCA..ATISSSIME OVUNQUE, enormi casini
    ( non violenti) , proteste, sabotaggi, che nessuno guardi piu´reti
    Ma..f..inivest, che nessuno metta soldi nei suoi mega riciclatori di
    danaro mafioso monnezzari finanziari. Basta vedere il Milan, fede
    calcististica o meno. Boposb, Boicottiamo il porco Silvio Berlusconi.
    Avanti, un mare
    di Palavobis, grandissimi girotondi, vera e propria rivoluzione,
    avantiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

    Michele Nista

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