Coinvolta ditta calcestruzzi. Nell'ambito dell'indagine è stata sequestrata la ditta di calcestruzzi Medicementi. Secondo gli inquirenti l'attività, che avrebbe un valore di un milione di euro, sarebbe riconducibile allo storico clan alcamese dei Melodia. Secondo l'accusa, l'impresa era formalmente intestata a una serie di prestanomi. Secondo gli investigatori la famiglia mafiosa di Alcamo sarebbe riuscita a ottenere il monopolio per la fornitura del calcestruzzo per tutti gli appalti pubblici e privati della provincia. Il cemento doveva essere acquistato soltanto presso l'impianto riconducibile al boss Diego Melodia, arrestato in nottata. Dopo aver eliminato tutte le altre ditte concorrenti gli arrestati, attraverso una serie di attentati e danneggiamenti, avrebbero imposto alle ditte operanti nel settore di approvvigionarsi unicamente presso la Medicementi di Alcamo.
Il medico compiacente. C'è anche un medico dell'ospedale di Alcamo, Angelo Calandra, tra le persone coinvolte. L'uomo, sollecitato da un infermiere del pronto soccorso, Pietro Pellerito, consigliere provinciale dell'Udc, anche lui finito sotto inchiesta, ha distrutto e sostituito un certificato medico rilasciato a un operaio della ditta di calcestruzzi di Alcamo controllata dal clan.L'operaio, formalmente licenziato, ma in realtà dipendente dell'impresa, aveva avuto un incidente sul lavoro. Temendo conseguenze con l'Inail, uno dei prestanome dei boss titolari della azienda, Liborio Perrone, ha chiesto all'infermiere di sostituire il certificato che attestava l'incidente. Pellerito si è dunque rivolto al medico e l'incidente sul lavoro è diventato incidente stradale. Per la vicenda Calandra è indagato di falso. Il gip gli ha imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L'elenco degli arrestati. Queste le persone coinvolte da misure cautelari nell'ambito del blitz antimafia: Diego Melodia, 73 anni, Francesca Adamo, 44 anni, Vito Amato, 40 anni, Giacomo Di Benedetto, 26 anni, Ignazio Melodia, 52 anni, Liborio Pirrone, 69 anni, Giorgio Regina, 41 anni; Stefano Regina, 44 anni e Salvatore Regina, 38 anni.Ad Arcangelo Calandra, 50 anni, medico, e Pietro Pellerito, 50 anni, consigliere provinciale dell'Udc, sono stati notificati, rispettivamente, l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria e il divieto di dimora nel comune di Alcamo.
27/10/2008
27/10/2008
Fonte: La Sicilia
2 commenti:
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