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Dopo gli anni della lotta alla mafia, Arciere era passato in servizio al Nucleo per la tutela del patrimonio culturale e artistico di Torino. La sua missione era recuperare la refurtiva rubata nella Palazzina di caccia di Stupinigi nella notte fra il 18 e 19 febbraio 2004. Un bottino da 8 milioni e 520 mila euro. Ma secondo la Procura, il maresciallo Ravera avrebbe trattato direttamente con i ladri e non con un informatore. Di più: avrebbe cercato di incassare parte del denaro pagato come taglia sulla refurtiva. Un'accusa gravissima. Che lui, difeso dall'avvocato Loredana Gemelli, respinge fermamente: "Tutti i miei movimenti durante quell'indagine delicatissima sono stati concordati con la catena di comando. Procura e vertici dei carabinieri sapevano tutto".
Per la brillante operazione - i mobili furono ritrovati il 26 novembre 2005 su un campo a trenta chilometri da Torino - Ravera era stato premiato e lodato. Ma nei giorni scorsi, quando aveva capito di essere iscritto nel registro degli indagati, aveva restituito la medaglia ricevuta dal presidente della Repubblica. Con lui, questa mattina, è stato arrestato anche il sovrintendente della polizia stradale di Saluzzo, Giuseppe Cavuoti: associazione a delinquere e concorso in estorsione.
Fonte: La Repubblica
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