ROMA - Il processo in corso a Palermo, alle talpe della Dda, nel quale è stata chiesta la condanna a otto anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa nostra nei confronti del governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, non deve essere spostato per legittimo sospetto. È questo il parere espresso, in una breve requisitoria scritta, dal sostituto procuratore generale della Cassazione Vittorio Meloni, che ha chiesto l'inammissibilità dell'istanza di rimessione del processo presentata dai legali di Cuffaro.
Ad avviso del pg Meloni, la richiesta di rimessione deve essere dichiarata inammissibile per ritardi degli atti di notifica alle altre parti processuali. Oltre alla declaratoria di inammissibilità, il pg Meloni ha chiesto che Cuffaro paghi anche una multa alla Cassa delle Ammende. Il prossimo 11 dicembre, la Settima Sezione penale della Cassazione deciderà se accogliere la conclusione della requisitoria di Meloni oppure se accogliere l'istanza di Cuffaro. Intanto il processo prosegue a Palermo e l'ultima arringa è prevista per il prossimo 17 dicembre.
30/11/2007
Fonte: La Sicilia
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