PALERMO - La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta su una lettera recapitata in carcere al boss
Totò Riina. Nella busta c'erano due cartoline dello stadio di san Siro: una indirizzata a Riina, l'altra a
Bernardo Provenzano. Sul retro c'era scritto: "La pace è finita". La missiva è stata intercettata dalla polizia penitenziaria che ritiene la vicenda molto allarmante. Per gli inquirenti il messaggio potrebbe contenere l'avvertimento, ai capimafia e allo Stato ,- chi ha scritto non poteva non sapere che la posta del boss è controllata - di un' imminente ripresa della strategia stragista. A rendere ancora più inquietante la vicenda sono, inoltre, alcuni particolari: la busta era indirizzata al carcere di Opera di Milano. Ma l'indirizzo indicato - via Borsellino - era, a dire degli investigatori - volutamente errato e avrebbe contenuto un'evidente allusione alla strage di via d'Amelio in cui, nel 1992, venne ucciso il magistrato
Paolo Borsellino. La lettera, poi, è stata spedita dal capoluogo lombardo il 20 luglio, giorno successivo all'anniversario dell'eccidio. Infine, altro particolare sospetto, è la scelta dello stadio di san Siro. Secondo gli inquirenti non sarebbe casuale e rimanderebbe all'attentato mafioso sfumato, nel 1993, allo stadio Olimpico di Roma. L'esplosivo venne confezionato in sacchi della spazzatura, compresso con nastro adesivo. Dentro c'erano pezzetti di tondini di ferro. I sacchi erano nascosti in una macchina a cui era collegato un telecomando. L'esplosione avrebbe dovuto colpire una camionetta su cui viaggiavano alcuni carabinieri. Le indagini non hanno ancora accertato se l'attentato sfumò per un guasto del telecomando o per decisione dei boss.
29/08/2007
Fonte: La Sicilia
1 commento:
AN,BELLISSIMO IL VOSTRO SPOT PUBBLICITARIO…
http://www.lemaroc.org/videos/video-6rEfNKsTq28.html
MA !
ALLEANZA NAZIONALE FA ANTI MAFIA da salotto con i MAFIOSI…
Se l’UDC ha “perso” il deputato On Lo GIUDICE nell’operazione ALTA MAFIA 2004,legata alla cosca mafiosa DI CARO.
AN rilancia,candidando alle ultime elezioni del consiglio comunale della città di Palermo,un commercialista,Gigi Bruccoleri,conosciuto in Sicilia per essere intimo amico della famosa famiglia mafiosa DI CARO.
http://www.gigibruccoleri.it/
Ma chi è Calogero Di Caro? Capo della mafia in provincia di Agrigento fino al suo arresto, avvenuto due anni fa nell’operazione “Alta mafia”, Lillo Di Caro è uno dei boss storici di Cosa Nostra della Sicilia occidentale, Di Caro avrebbe contribuito alla prigionia nell’agrigentino di Giuseppe Di Matteo 12 anni, il figlio del pentito Santino.
Brusca consegno’ a Di Caro il ragazzino mentre Costanza avrebbe procurato la casa quando lo sventurato fu nascosto a Favara e sciolto nell’acido .
Il libero professionista di ALLEANZA NAZIONALE dichiara,il 13 marzo 2007 spudoratamente nel suo programma politico:
“Per cultura, formazione familiare e professionale ci sentiamo portatori di un politica nuova, anti mafiosa, ispirata ai valori dell’onestà, della legalità, della giustizia e della difesa dei più deboli. ”
Lo stesso candidato di ALLEANZA NAZIONALE,nipote di umili lavoratori agrigentini ;e moralista nei i suoi intenti politici,ma il mese d’aprile seguente viene pubblicato sulla stampa belga, a braccietto un ennesima volta a Bruxelles,con i figli Diego e Silvia del boss DI CARO (41 bis -AQUILA) a i quali la DIA di Agrigento, su delega nazionale, ha sequestrato beni per un valore di 2 milioni e 400 mila euro. Su un giornale i tre amici si dichiarano spudoratamente nobili gattopardi…..!!!!
La domanda inquietante è ?
ALLEANZA NAZIONALE,che governa in parte Palermo,pratica la stessa politica ANTI MAFIA del suo candidato ?
FRANCESCO LUPETTO
Proletario SICILIANO
NO AI “BARONI” DELLA MAFIA !!!!!!!!
Sconfiggiamo la mafia!!!
Se vogliamo veramente sconfiggere la mafia, non dobbiamo certamente conviverci, ma colpirla continuamente nei suoi punti deboli.
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