Palermo - Il maggiore dei carabinieri del
Ros Stefano Russo e' stato ascoltato oggi dai giudici della terza sezione della Corte d'assise di Palermo nell'ambito del processo per l'omicidio dell'imprenditore
Salvatore Geraci, ucciso nel capoluogo siciliano la sera del 5 ottobre 2004. Imputati il boss di Villabate
Nicola Mandala', Ignazio Fontana e Damiano Rizzo. Davanti al collegio presieduto da
Giancarlo Trizzino, a latere Angelo Pellino, Russo, rispondendo alle domande del pubblico ministero
Lia Sava, ha riferito i particolari delle indagini che portarono i militari a intercettare una conversazione tra due presunti fiancheggiatori di
Bernardo Provenzano e poi tutti i particolari dell'ascolto effettuato dal Ros.
I due,
Giuseppe Pinello, di Baucina, e Giuseppe Virruso, di Casteldaccia (nato nel 1948), lessero a voce alta un 'pizzino'di Bernardo Provenzano. Nel testo il superboss trattava un "argomento Geraci", utilizzando espressioni critiche nei confronti dell'imprenditore. Geraci avrebbe cercato di rientrare nel giro degli appalti dopo aver subito un processo e una condanna per mafia. Virruso per rispondere a Provenzano utilizzava un computer del suo ufficio del Comune di Casteldaccia, cosi' come
Pasquale Badami, di Ciminna, dipendente del Comune di Villafrati.
Fonte: agi.it
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