L'inchiesta è ripartita grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Ciro Vara che ha raccontato ai magistrati della Dda nissena che il delitto sarebbe stato commesso da uomini d'onore di Campofranco e che tra i mandanti ci sarebbe un personaggio di Milena, finora mai indagato per vicende di mafia, ed il boss Giuseppe «Piddu» Madonia. Vara ha indicato anche i nomi dei presunti killer, indicandoli in Domenico Vaccaro e Salvatore Termini di Campofranco, il primo detenuto dopo una condanna per mafia al processo «Urano» e il secondo che sta scontando una condanna all'ergastolo per un omicidio che avrebbe commesso a Ribera.
«Non posso dire nulla su questo episodio», si è limitato a dire ieri il procuratore facente funzioni Renato Di Natale, che insieme al sostituto procuratore Ombretta Malatesta si sta occupando di queste indagini. Adesso si parla di incidente probatorio per cercare ulteriori riscontri a quanto ha dichiarato Vara, che ha raccontato i contesti in cui sarebbero maturati numerosi delitti di mafia avvenuti tra gli anni Ottanta e Novanta non solo nel Nisseno, ma anche nell'Agrigentino e in altre località. Vara si è pure accusato di alcuni di questi fatti di sangue e di recente è stato archiviato il procedimento a suo carico per l'omicidio del commerciante Giuseppe Grasso, avvenuto nel 1983 a Vallelunga. Per Vara - che ha beneficiato dello sconto di pena e delle attenuanti per i collaboratori di giustizia - il reato infatti è ormai prescritto.
Fonte: La Sicilia
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