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Dopo quattro anni dall'operazione antimafia denominata «Ricostruzione» della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania su una lunga indagine della Squadra Mobile di Caltanissetta e dal commissariato di Niscemi, il Tribunale di Caltagirone ha emesso pesanti sentenze di condanna contro otto dei tretancinque imputati coinvolti nell'operazione effettuata a Niscemi e in alcuni Comuni limitrofi, il 28 giugno 2001. Gli altri imputati hanno preferito essere giudicati con rito abbreviato o con il patteggiamento. I reati contestati vanno dall'associazione mafiosa, detenzione di stupefacenti, all'estorsione, al danneggiamento e al controllo degli appalti pubblici e alle forniture di materiale alle ditte che si erano aggiudicate gare d'appalto nella zona di Niscemi. Il Tribunale ha giudicato e condannato, condonando nel frattempo tre anni di carcere in virtù della legge n. 241- 2006,
Giuseppe Antonio Blanco e Vincenzo Blanco, per estorsione ed illecita concorrenza, alla pena di anni sette e mesi sei di reclusione e a euro 1.800 di multa;
Angelo Cavaleri, per favoreggiamento, che ha riportato la più alta condanna, si è visto infliggere dieci anni di reclusione ed euro 50.000 di multa;
Vincenzo Ruta e Salvatore Salerno, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, condannati ciascuno ad anni 8 di reclusione e ad euro 40.000,00 di multa;
Alessandro Ficicchia, per detenzione e spaccio, anni 7 e 30.000,00 euro di multa;
Salvatore Camagna anni 2, per detenzione e spaccio. Dopo la retata del giugno 2001, che suscitò molto scalpore, il consiglio comunale in una seduta specifica, elogiò forze dell'ordine e magistratura per l'opera di pulizia operata a Niscemi.
Fonte: La Sicilia
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