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«Ribadisco – prosegue – la mia totale estraneità ai fatti non conoscendo in alcun modo il pentito in questione e denuncio una campagna di accanimento ai danni della mia persona – e mio tramite – del partito per finalità a me ignote ma che possono essere, vista la mia totale estraneità a qualunque episodio illecito, solo ed esclusivamente di natura politica. Da tempo ho dato mandato al mio legale di presentare denuncia per calunnia, a tutela della verità e della salvaguardia della mia immagine e di quella dell'Udc».
Il settimanale scrive che il tesoriere del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, Giovanni Randazzo, «avrebbe organizzato un giro di fatture gonfiate nei confronti di un'agenzia dell'Onu per finanziare Cesa e il suo partito, l'Udc». A rivelarlo ai pm romani, che secondo il settimanale avrebbero iscritto Randazzo e Cesa nel registro degli indagati per finanziamento illecito al partito, sarebbe stato un «coetaneo palermitano» del tesoriere, Francesco Campanella, "superpentito" di mafia.
Fonte: La gazzetta del Sud
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