CATANIA - La Guardia di Finanza di Catania ha posto sotto sequestro più di cinquanta immobili, tra cui anche lussuose ville e abitazioni in residence a Catania e provincia, un centinaio di autovetture e motocicli di rilevante valore economico e numerosi titoli, depositi a risparmio e conti correnti anche postali per un valore complessivo di oltre 53 milioni di euro Il sequestro si inquadra nell'ambito dell'operazione denominata "Atlantide", condotta il 29 giugno scorso, con 37 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 35 eseguite, nei confronti di aziende ed esercizi commerciali che erano direttamente o indirettamente controllati dalla cosca Pillera-Puntina.I provvedimenti sono stati disposti con un decreto del gip di Catania Antonino Fallone su richiesta dei sostituti procuratori Giovannella Scaminaci e Federico Falzone, coordinati dal procuratore della Repubblica Mario Busacca, e dal procuratore aggiunto Vincenzo D' Agata. La Procura di Catania ha reso noto che "l'ulteriore sviluppo degli accertamenti ha consentito alla Guardia di Finanza di pervenire ad una più completa individuazione delle possidenze ed attività economiche degli indagati, che sono risultate per vastità ed importanza di consistenza di gran lunga superiore ad ogni ragionevole previsione". Secondo quanto accertato le attività economiche degli indagati "riguardano le realtà aziendali e commerciali più rilevanti della città, con un elevato grado di infiltrazione dell'associazione mafiosa nel tessuto economico e sociale catanese perseguita attraverso il ricorso da parte degli affiliati alla forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, tra l'altro, per acquisire, in modo diretto o indiretto, la gestione o il controllo di attività economiche". I sequestri sono stati eseguiti ogniqualvolta venivano completati gli accertamenti patrimoniali e hanno riguardato le imprese "Antichi sapori di Sicilia Snc", di Ortensia Prestipino; la società "Prestipino catering", di Ortensia Prestipino; la discoteca "Empire Srl"; le ditte individuali "Dimaflex" di Nunzio Di Mauro, "Di Mauro Luca Matteo-fabbricazione oggetti in ferro", "Il grande fratello", di Agata Marino", "Di Mauro Orazio Francesco-fabbrica reti metalliche". Gli effettivi titolari di tutti i beni sequestrati sono stati individuati per scoprire le fittizie intestazioni, attraverso la capillare ricostruzione dei nuclei familiari degli indagati e dei gestori delle aziende precedentemente sequestrate, per un totale di più di cento soggetti monitorati, destinatari dei provvedimenti cautelari a carattere patrimoniale.
28/07/2006
Fonte: La Sicilia
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