PALERMO - Sono state derubricate dal gup in estorsioni e danneggiamenti le accuse per due imputati agrigentini che due anni fa erano stati arrestati per associazione mafiosa. Solo per uno di loro ha retto il capo d'imputazione, mentre per altri quattro il giudice ha deciso l'assoluzione. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Il gup Corrado Binenti ha condannato a cinque anni e quattro mesi Angelo Occhipinti, 50 anni, l'unico al quale è stata riconosciuta l'associazione mafiosa; Emanuele Sanfilippo, di 34 e Vincenzo Cardella, di 50, condannati a sei mesi di reclusione per minacce ad un imprenditore. Sono stati prosciolti Angelo Greco, Pasquale Cardella, Calogero Licata e Giuseppe Greco Cutturello. Il processo era stato istruito dal pm Corrado Fasanelli e scaturisce dall'indagine "Progresso" che nel febbraio 2004 portò a Licata all'arresto di nove persone. Per tutti allora era contestata l'accusa di associazione mafiosa armata dedita al controllo di varie attività criminose e soprattutto degli appalti pubblici attraverso imprese a loro collegate o imponendo agli imprenditori il personale, i mezzi e le forniture di materiali per l'edilizia.
17/07/2006
Fonte: La Sicilia
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