PALERMO - I giudici della corte d'appello hanno ridotto la pena per Giuseppe Salvatore Riina, 28 anni, terzogenito del boss Totò Riina, ai quali sono stati inflitti 11 anni e otto mesi. In primo grado il giovane era stato condannato a 14 anni e otto mesi di reclusione dai giudici del tribunale di Palermo. Riina jr è accusato di associazione mafiosa finalizzata all'assegnazione di appalti, riciclaggio ed estorsione. Il figlio di "Totò u curto" era stato arrestato il 5 giugno del 2002, accusato dagli inquirenti di gestire gli affari di famiglia al posto del padre, in carcere dal '93, e del fratello maggiore Giovanni, condannato all'ergastolo per omicidio. Riduzioni di pena sono state decise dalla corte, presieduta da Salvatore Scaduti, anche per altri coimputati del figlio del boss. Per uno di loro, Giuseppe Diesi, è stata ordinata la scarcerazione. E' stato assolto dall'accusa di associazione mafiosa e condannato a tre anni solo per tentata estorsione. In primo grado Diesi aveva avuto sette anni e otto mesi. Ridotte le pene anche per Stefano Greco, accusato di favoreggiamento, al quale sono stati inflitti otto mesi. Il tribunale lo aveva condannato a due anni. Antonino Bruno ha avuto sette anni e quattro mesi (9 anni e dieci mesi in primo grado) mentre Emiliano Baiamonte a cinque anni e quattro mesi (7 anni in primi grado).
19 Luglio 2006
Fonte: La Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento