giovedì, ottobre 14, 2010

12 anni dopo.. Luce..

ENNA, 13 OTT - La polizia ha fatto luce su una faida interna a Cosa nostra nell'Ennese che 12 anni fa portò all'uccisione di un boss emergente. Giuseppe Melilli, il cui corpo fu cremato in fusto pieno di gasolio per occultare il delitto, fu giudicato 'colpevole' di aver rilevato un impianto di produzione di calcestruzzo nella zona del Dittaino in concorrenza con un altro affiliato allo stesso clan della zona. Quattro presunti autori del delitto erano gia' detenuti, al quinto le squadre mobili di Enna e Caltanissetta hanno notificato gli arresti domiciliari.
Fonte: ANSA

Sconosciuto l'autore del "papello"

PALERMO - Resta sconosciuto l'autore del "papello", lo scritto che proverebbe il tentativo di patto tra mafia e Stato. Del documento, analizzato dalla Scientifica, al momento, si sa soltanto che proviene da un'unica mano. Sono le conclusioni dei consulenti della procura di Palermo, gli ispettori Maria Caria e Marco Pagano, che questa mattina hanno deposto al processo al generale Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu accusati di favoreggiamento alla mafia. I due tecnici hanno esaminato 55 tra scritti attribuiti dai pm all'ex sindaco Vito Ciancimino e pizzini che proverrebbero dal Boss Provenzano. I consulenti hanno esaminato davanti al tribunale i singoli documenti tra i quali il papello. "Su 27 elementi di comparazione forniti - hanno detto - solo 8 erano utili, perché gli altri erano o semplici firme o scritti in corsivo, mentre il papello è vergato in stampatello". Quindi l'esame ha escluso con certezza l'attribuzione del documento solo ad otto dei soggetti analizzati. Per gli altri gli elementi di comparazione non sono sufficienti. Tra i campioni di confronto c'erano scritti, tra gli altri, dei boss Totò Riina, Pietro Aglieri e Antonino Cinà. A don Vito è sicuramente riconducibile, invece, il cosiddetto contropapello, scritto dall'ex sindaco dopo aver letto le richieste a suo dire folli fatte da Riina allo Stato nel papello. E sempre di Vito Ciancimino, secondo i consulenti, sono tutti gli altri documenti depositati dai pm tra i quali il foglietto in cui si legge "on. Berlusconi metterà a disposizione una sua rete televisiva".
Fonte: La Sicilia

mercoledì, ottobre 13, 2010

Arrestato membro degli Aparo

SIRACUSA. Nunzio Salafia, 60 anni, indicato come elemento di spicco della cosca Aparo, è stato arrestato da agenti della squadra mobile della Questura di Siracusa. Deve scontare tre anni e due mesi di reclusione di una condanna a 8 anni e sei mesi per associazione mafiosa ed estorsione.
Fonte: gds

Sequestro per un mln di euro

Palermo, 12 ott. - Beni per un valore complessivo di oltre un milione di euro sono stati sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo. Si tratta di appartamenti, conti correnti bancari, libretti di deposito e titoli azionari, riconducibili ad Accursio Dimino, 52 anni, attualmente detenuto. L'uomo di professione insegnante, e' ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco di Cosa Nostra agrigentina. Il suo ruolo era quello di reclutare nuovi affiliati da inserire in Cosa nostra.
Fonte: Adnkronos