lunedì, novembre 30, 2009

Proprio malato..Seriamente malato..

Roma, 29 nov. ''Sono io quello che ha fatto più di tutti per combattere la mafia''. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi torna a parlare di Cosa Nostra all'indomani delle polemiche scatenate dal suo ''strozzerei chi ha fatto le nove serie de La Piovra e chi scrive libri sulla mafia'' ma soprattutto della smentita da parte della Procura di Firenze su un suo coinvolgimento nelle inchieste sulle stragi di mafia del 1993.
''Dalla lettura dei quotidiani dei giorni precedenti e anche di oggi appare evidente ad ogni persona onesta e di buon senso che ci troviamo di fronte all'attacco più incredibile ed ignobile che mi sia stato rivolto nel corso di questi ultimi anni, da quando ho deciso di dedicarmi con tutte le mie forze al bene del mio Paese. Se c'è una persona che per indole, sensibilità, mentalità, formazione, cultura e impegno politico, è lontanissima dalla mafia, questa persona sono io'', ha dichiarato il premier Berlusconi.
''Se c'è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito -sottolinea Berlusconi - è stato Forza Italia e oggi è il Popolo della libertà. Se c'è un governo che più di tutti ha fatto della lotta alla mafia uno dei suoi obiettivi più netti e coerenti, questo è il mio governo, che sono certo -rimarca - sarà ricordato anche come il governo che ha lanciato la sfida più determinata alla mafia nella storia della nostra Repubblica''.
''Questo è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo 'La Repubblica-Espresso', che chiamerò a rispondere sul piano penale e civile dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dell'azienda Fininvest''.
Alle affermazioni del presidente del Consiglio replica a stretto giro il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. ''Se c'è una persona bugiarda è Silvio Berlusconi - attacca l'ex pm -. Infatti, ha uno strano modo di combattere la mafia: tenendosela a casa e portandola in Parlamento. Invece di continuare a fare proclami - insiste -, vada dai magistrati a farsi giudicare e spieghi loro i rapporti che ha intrattenuto con imprenditori e altri personaggi vicini alla mafia''.

Fonte: Adnkronos

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